Descrizione

Il forte di Nago era un sistema difensivo dell’Alto Garda. Uno sbarramento volto a tagliare la direttrice Nago–Passo San Giovanni–Mori–Rovereto. All’epoca della loro costruzione non esisteva ancora la strada della Maza che da Nago scende verso Arco.

I forti sono costruiti tra il 1860 e il 1861. I due forti di Nago costituivano quella che all’epoca gli strateghi militari austriaci consideravano la miglior soluzione tecnologica del momento. C’era un forte sul tracciato stradale appoggiato da un altro forte sovrastante. La stessa soluzione strategica venne ripetuta alle porte di Trento con la realizzazione dei forti di Cadine e nelle Giudicarie con i forti Larino Revegler.

I forti

I due forti consistono in casematte non armate. Sono di pietra calcarea a vista ben lavorata a scalpello e calce. I forti sono impostati su due piani e hanno due linee sovrapposte di cannoniere. Nella parte superiore del forte si trovano gli alloggi della guarnigione. Il forte era dotato di 6 cannoni da 10 cm M 63, 4 da 12 cm M 73 e un obice da 15 cm M 61.
Il forte inferiore fungeva da tagliata e sbarrava la strada con un portone. Il suo armamento consisteva in 2 cannoni da 10 cm. Le due opere erano connesse da una scalinata, interrotta da una polveriera. La guarnigione era di 5 ufficiali e 148 uomini.

Il Forte di Nago era coadiuvato dalla “Batteria Sagron” (1880-1881, demolita nel 1900), situata sulle ultime propaggini del monte Baldo, in posizione dominante il forte stesso.

Considerati obsoleti allo scoppio del conflitto italo-austriaco, i forti di Nago vennero disarmati e le artiglierie furono collocate in caverna e in posizione defilata nelle vicinanze.

Fonte: trentinograndeguerra.it

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